Cinema e supermercati: ecco alcune scene iconiche

Tra le location più particolari ma che allo stesso tempo offrono maggiori spunti per una pellicola troviamo sicuramente i supermercati. La tensione che può provocare quest’ambiente, nonché alle volte la comicità, forse non raggiungono eguali. Ci sarà una ragione se molti registi hanno deciso di incentrare totalmente i propri film o comunque delle scene iconiche in un supermarket. Vediamone alcuni!

Il grande Lebowski (1998)

Chi ha visto questo magnifico film dei fratelli Coen non può non può dimenticare la prima scena. Jeff Bridges, “Drugo”, fa shopping in accappatoio, ciabatte e occhiali da sole in un supermercato. Iconica e super divertente tutta la situazione quando poi prende un cartone di panna, lo annusa e si presenta alla cassa con la barba un po’ sporca. E quando firma un assegno da 69 centesimi? Magia pura. 

Manhunter – Frammenti di un omicidio (1986)

William Petersen (alias Will Graham) porta la sua famiglia in un posto sicuro mentre viene inseguita da un serial killer. Successivamente si recano a fare compere in un supermarket: scena davvero toccante e intensa. Le conversazioni si spostano sulle preoccupazioni per la sicurezza che non riesce a dare il protagonista alla sua famiglia. Da lì si arriva a parlare anche del passato difficile del protagonista, in un ospedale psichiatrico. Una scena di una potenza, anche visiva, eccezionale. 

La fabbrica delle mogli (1975)

Una pellicola che non può essere minimamente raggiunta per magnificenza dal suo remake, del 2004. Il film è un horror satirico, divertente e molto originale. La sequenza finale è iconica: il femminismo che viene sconfitto. Decine di casalinghe robot che tornano, barcollando, in un supermercato, scambiandosi convenevoli e impegnandosi a fare la spesa, tra verdure e prodotti di macelleria. In generale, le scene in supermercato nel film sono particolarmente intriganti. 

La pratica Ipcress (1962)

Un fantastico Michael Caine che dà vita all’agente Harry Palmer, in una serie di pellicole di enorme successo. Un uomo dai gusti molto esigenti, sia in fatto di musica, cultura e cibo, sia di donne. Ecco allora che si cimenta in alcune preparazioni culinarie impeccabili per avere successo e sedurre una magnifica donna. Splendida e memorabile la scena in cui è impegnato in una conversazione molto tesa con un superiore: Palmer tira fuori dagli scaffali diverse lattina di curry e gamberi precotti, ma soprattutto di funghi in scatola. Ecco allora una sorta di excursus sulle etichette: fantastico!

28 giorni dopo (2002)

Uno dei più bei film a tema “morti viventi”. Questa pellicola è ambientata in Gran Bretagna ed è incentrata per larghi tratti sulla necessità di cibarsi e “fare la spesa”, in qualche modo, da parte dei protagonisti. In un futuro post apocalittico, in cui un virus ha colpito la maggior parte della popolazione e le risorse scarseggiano. Bellissima la scena in cui i protagonisti, tra cui Cillian Murphy, cercano di afferrare dagli scaffali quante più lattine e barrette di cioccolato possibili. Qui, Brendan Gleeson insegna a Murphy come riconoscere un buono scotch prima di acquistarlo. Davvero magico. 

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